Asana

di Dania Bicchierai

Significato di Asana

Asana significa “seggio”, “sostegno”: il termine condivide la stessa etimologia di “assiso”, a rappresentare il ruolo regale che la mente deve recuperare, posizionandosi sul suo trono da cui può osservare e gestire la sua “creatura”, ovvero il corpo.

Gli elementi fondamentali dell’Asana

Lo “Hatha Yoga Pradipika” afferma che:

Non può esistere Asana senza Dharana e Pranayama”.

In effetti nelle posizioni dello Yoga il corpo ha principalmente un ruolo di sostegno, in quanto esso costituisce il campo d’azione in cui Ha e Tha, la Mente e il Prana, possono avere una manifestazione concreta. L’Asana, quindi, è molto più di una semplice forma in cui “incastrare” il corpo: una posizione esterna rappresenta soltanto una cornice, che resterebbe vuota se fosse priva degli altri due elementi fondamentali, Dharana e Pranayama.

Dharana

Ciò che contraddistingue lo Hatha Yoga è il ruolo di comando e di presenza costante della mente. Ci sono due modi principali di utilizzare la mente nell’Asana:

– il primo è l’osservazione, ovvero lo stabile mantenimento dell’attenzione della mente su un oggetto ben preciso;

– il secondo è l’attivazione: in questo caso, la mente viene sollecitata con qualche attività, per esempio un Kriya, un percorso di prana, una visualizzazione ecc.

In entrambi i casi la mente non viene indirizzata in maniera casuale, lasciandosi attrarre da elementi diversi: è invece fondamentale che l’attenzione resti focalizzata sull’elemento scelto.

Pranayama

Nell’antichità gli Asana non erano stati concepiti per far bene ad un organo o ad una parte del corpo, bensì per attivare determinate potenze dentro di sé.

Il Prana è l’elemento della Vita che si manifesta nel corpo sotto molteplici forme. Prana è infatti tutto ciò che pre-anima la Vita, la sostiene e la promuove, caratterizzando un corpo vivo rispetto a un cadavere.

Come si esprime la Vita nel corpo

La Vita trova molteplici espressioni dentro di noi. Ecco alcune di esse, che dovrebbero quindi essere elementi immancabili di ogni Asana ben fatto:

  • Il movimento: un movimento armonico e ritmato porta la Vita, mentre uno caotico può anche consumarla e distruggerla. La staticità dell’Asana, inoltre, fa emergere il movimento interno che anima la posizione, ovvero la mobilità data dal respiro e la folgorante mobilità della mente. L’immobilità dell’Asana non è un bloccarsi e un irrigidirsi in una forma statica, bensì è la risultante della sospensione di un movimento perfetto: tutto il corpo resta mobile, pronto a riprendere in qualsiasi momento il movimento, così come la mente resta vigile e non si disperde.
  • Il ritmo promuove la ciclicità ed il continuo perpetuarsi della Vita: pensiamo al ritmo del respiro, al battito del cuore, all’alternanza di sonno e veglia, notte e giorno, ai cicli stagionali ecc. Ogni movimento prepara e induce il seguente, dando origine ad un continuum infinito.
  • Il calore, l’attivazione metabolica: ogni azione mentale effettuata, sia negli Asana che nelle meditazioni dell’Hatha Yoga, deve avere un effettivo riscontro sul corpo fisico, promuovendo lo scaldarsi e l’attivarsi del corpo stesso.
  • Il piacere: la Vita si crea attraverso il piacere: al contrario, il dolore distrugge la Vita, tanto nel quotidiano come negli Asana. Nello Yoga si ricerca pertanto la percezione del corpo attraverso il piacere. La propriocezione piacevole può essere stimolata, ad esempio, da un corretto stiramento che venga realizzato secondo la giusta misura: una stimolazione eccessiva produce disagio o addirittura dolore, mentre una stimolazione troppo blanda rende più difficoltoso il mantenimento della focalizzazione sul corpo.
  • La fluidità e la flessibilità, a livello mentale prima ancora che fisico. Ciò che si irrigidisce tende a degenerare e deperire.
  • Il Tapas, l’Ardore, l’eccitazione interna è uno dei principali elementi che favoriscono l’attivazione di Prana, a patto che l’elemento di eccitazione provenga dall’interno e non da qualcosa che non ci appartiene, altrimenti ne saremmo attratti e di conseguenza presi e schiavizzati, diventando passivi. Nello Yoga, invece, l’obiettivo è la completa liberazione.

Gli Asana, quindi, dovrebbero stimolare e migliorare l’attività vitale dell’individuo su tutti i piani: fisico, psichico ed emozionale.

Lo stato di Purna, ovvero la completezza, può essere conseguito tramite una corretta interazione con la Vita nel corpo, o comunque attraverso l’osservazione della presenza della Vita nel corpo.

Shakti

Il Prana ci caratterizza a livello individuale, ma ciascuno di noi non è isolato rispetto alla Potenza universale di cui facciamo parte e della quale rappresentiamo ognuno una piccola cellula. La Shakti, questa Potenza cosmica, è assimilabile alla forza della Natura, una potenza più grande di noi che ci alimenta e ci tiene in vita. All’interno degli Asana possiamo percepire la connessione con questa Potenza, con la quale siamo costantemente in contatto anche attraverso il semplice atto di respirare. Possiamo andare anche oltre la semplice percezione, imparando ad interagire con la Shakti e utilizzando Kriya e percorsi pranici per attingere a quella Potenza cosmica, per farla calare in noi, identificandoci in essa ed acquisendone i poteri.

Quando si impara a gestire intenzionalmente la Pranashakti, l’Hatha Yoga diventa veramente una pratica superiore, perché ci permette di realizzare pienamente le nostre potenzialità, e ci rende individui completi e fondati su noi stessi.

Yoga e piacere: dall’osservazione di un edificio e di un volto ho capito che…

di Antonella Filippone

Una premessa

Prima di analizzare le due esperienze di osservazione che abbiamo praticato nella scorsa lezione del corso di Pranāyāma, vorrei premettere due riflessioni che forse ci aiutano a capire questa relazione ed equivalenza fra la pratica dello yoga e la conoscenza del prānā.

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Comprendere Prana

di Marzio Cortellazzi

Prana, la sua comprensione

L’esercizio o la sequenza è finalizzato alla comprensione di prana che si trova nel cuore della pratica dello Hatha Yoga, ma che allo stesso tempo è sfuggente proprio perché Prana è un “milione di elementi”: en-ergon (energia), una forza interiore che si manifesta negli esseri viventi; in India detti prani, cioè pieni di vita, coloro che anzitutto respirano.

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Pranayama

di Annarita Manni, Alta formazione insegnanti yoga Bologna

Cos’è il Pranayama?

Per rispondere a questa domanda devo prima chiarire:
– cos’è PRANA;
– qual è il rapporto tra mente, corpo e prana.
– cosa sono respiro e respirazione.

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Potenza e Intelligenza in un eterno scontro

di Costantini Silvia

L’Eterno scontro tra Intelligenza e Potenza

Da dove si genera la Mente?

La Mente o Intelligenza è un insieme di conoscenze che abbiamo accumulato durante la nostra vita, attraverso i nostri sensi. La Mente è la nostra valigia, il nostro bagaglio di conoscenze che è vivo in noi attraverso la nostra memoria. Gli esseri umani pensano in continuazione, perchè sono continuamente stimolati da tutto ciò che proviene dal mondo esterno e da quello che percepiscono nel loro mondo interno.

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Le fondamenta di Pranayama

di Giovanna Tesio, allieva scuola alta formazione Yoga EFOA

Prana l’elemento che unisce mente e corpo

Emozionante iniziare la nuova annualità di Pranayama con grandi aspettative rispetto a un tema così affascinante in cui il grande protagonista è il respiro.

Respiro che permette la vita, la connessione col mondo esterno a noi e con quello interno a noi e che veicola forza vitale cioè prana.

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Significato di hatha yoga

di Giovanna Tesio

La parola Yoga

Il significato della parola yoga, unione, racchiude in se la finalità di questa disciplina che si realizza nella capacità di unire gli elementi, di mettere insieme gli strumenti.

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Hatha Vidyà

di Bellini Barbara

Perchè facciamo yoga?

Il perché facciamo yoga non ha una risposta unica né tanto meno una risposta giusta o sbagliata..  qualunque sia il nostro perché, è fondamentale che lo facciamo, perché è qualcosa che ci fa stare bene e ci dà piacere.

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Vidya e Jnana.. Quale conoscenza?

di Erika Benini

Vidya e Jnana.. Il sapere che diviene divino

Il Sapere diviene qualcosa di vivo, personale e arricchente per l’uomo che con lungimirante costanza e passione ci si è dedicato.

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I tempi della mente

di Monica Barantani

Liberare la mente

Dobbiamo riattivare i processi per liberare la nostra mente e darle la possibilità di tornare al comando.

L’ hatha yoga ci aiuterà in questo percorso … perché è lo yoga della forza.

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