di Paola Cosolo Marangon
Dalla Bhagavadgita
“Colui che vede che gli atti sono prodotti dalla natura, e altresì che il Sé non è agente, quegli vede (giusto).”
Bhagavadgītā, canto XIII – 29
di Paola Cosolo Marangon
“Colui che vede che gli atti sono prodotti dalla natura, e altresì che il Sé non è agente, quegli vede (giusto).”
Bhagavadgītā, canto XIII – 29
di Nadia Borri
Diventiamo quello che pensiamo, il nostro corpo con la sua forma e le sue funzioni si adattano all’idea che sta nella nostra mente.
di Susanna Bordoni
Con il termine Pranavidya si intende l’osservazione e la manipolazione cosciente del Prana. Il respiro è considerato un veicolo, e la mente il motore essenziale per trasportare e far agire il Prana.
di Erika Benini
Il Sapere diviene qualcosa di vivo, personale e arricchente per l’uomo che con lungimirante costanza e passione ci si è dedicato.
di Barbara Bellini
Conoscenza e yoga ci fanno consumare meno prana o per lo meno non ce lo fanno consumare inutilmente; questo ci permetterà di vivere meglio e più a lungo.
di Veronica Baldi
L’osservazione del respiro deve avvenire nella massima neutralità, cioè creando uno spazio percettivo senza schemi precostituiti e condizionamenti sociali, culturali, individuali, senza tutto ciò che emotivamente può disturbare e creare un giudizio.
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