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La mente e lo yoga

Gen 8, 2016 | Kriya

di Lina Riva Storchi

I tanti “volti” della mente

La mente: che cos’è, la sua funzione, come farla funzionare correttamente, la mente nello yoga.

Che cos’è la mente

La mente è il veicolo principale che utilizziamo per muovere ogni cosa.

Non è materia fisica ma, materia sottile, eterea, luminosa, talmente veloce da risultare immobile.
Se la mente non comunica con il corpo, non si riesce a percepire sé stessi.

L’organo fisico utilizzato dalla mente per operare, è il cervello.

Questi è composto da neuroni (cento miliardi) e da cellule gliali (dal greco “glios” che significa colla) dieci volte maggiori dei neuroni.

Le cellule gliali hanno innumerevoli funzioni: separare, nutrire i neuroni e disperdere le sostanze di rifiuto.

Trasmettono informazioni a diversi settori: quello che elabora il movimento, visivo, uditivo, emotivo ecc.

La mente si serve degli organi di senso (Jnanendriya), che sono conoscitivi, per avere informazioni dal mondo esterno e, in seguito, elaborare gli impulsi ricevuti per attivare gli organi d’azione (Karmendriya), che sono soltanto espressivi.

Per mezzo della mente, si coordina quello che vedono gli occhi con quello che odono gli orecchi; i dati vengono organizzati, verificati, collegati.

La mente, sesto senso

La mente stessa è considerata il sesto organo sensoriale perché con essa, assimiliamo le idee e le emozioni che sono impressioni mentali.

Per esempio quando leggiamo un libro o guardiamo uno spettacolo, la mente funziona come “organo di senso”.

Tutte le impressioni sensoriali hanno una componente, sia mentale, che emotiva.

La mente può essere considerata anche il sesto “organo d’azione”, in quanto dirige, governa gli altri cinque.

Ci serve per esprimere idee, emozioni, intenzioni, in quanto organo d’azione, ed è il maggior mezzo di espressione nel mondo esterno.

La mente e le emozioni

La mente pensa, pianifica e reagisce emotivamente, l’emozione è la reazione personale “colorato” dai dati sensoriali.

La parte emotiva della mente è collegata al Prana, in quanto l’emozione appartiene al mondo di Prana.

Al giorno d’oggi, siamo in balìa della mente, che è diventata pesante, condizionata, e che vive nel caos come “una scimmia impazzita morsa da una tarantola”.

La nostra mente è disturbata dai pensieri, dai condizionamenti, dalla memoria, dai desideri, da tutto ciò che arriva dal mondo esterno e che rendiamo gigante.

Le qualità della mente

La mente ha delle qualità (guna) che possono essere in equilibrio o in difetto.

Le sue qualità sono:

  • Sattva: purezza, creatività, salute, esiste dentro di noi come istinto all’equilibrio, dignità, rispetto per gli altri, amore, intuizione, unicità. Se l’aspetto sattvico è difettoso: fantasia, mancanza di concretezza, chiuso nel proprio mondo.
  • Rajas: spinge all’azione, all’ardore, quando la mente è continuamente in attività, veloce, duplicità. Se l’aspetto rajasico è difettoso: irritabilità, instabilità, cambiamento continuo, distrazione, ecc.
  • Tamas: mente razionale, portata a concretizzare, interessata agli aspetti materiali, fisici. Se in squilibrio: inerzia, oscurità, lentezza, confusione. Pigrizia, pesantezza, attaccamento.

La condizione della società moderna è prevalentemente rajasica: attiva, mutevole, continuamente sotto stimoli esterni.

Nella mente vi sono tossine (ama) che sono costituite dai pensieri negativi, passivi e reattivi, complessi, paura, collera, stress psicologico, rabbia.

La funzione della mente

Senza l’attivazione mentale adeguata e le forze emotive in equilibrio, la mente non può funzionare appropriatamente.

Nell’ordinario, noi ci identifichiamo nei pensieri che si creano passivamente, è quindi necessario purificare la mente e renderla capace di produrre pensieri “reali”.

Il Kriya yoga ha lo scopo di purificare, pacificare la mente e creare nuovi schemi.

I tantra affermano che la mente guida e conduce il Prana “Manas shaktimat Prana”, il quale utilizza come canali le nadi “Nadi Pranovahini”.

Questi percorsi sono innumerevoli, tanti quanti la mente può concepirne (infiniti).

Come fare funzionare correttamente la mente

Nella pratica si utilizza una interiorizzazione iniziale, per portare la mente dal multiplo al duale, in quanto in natura, la Vita (Prana) si esprime tramite la dualità: caldo-freddo, dolce-salato, giorno-notte, inspiro-espiro …

Ritrovare questo aspetto duale internamente, ci aiuta a ritrovare un giusto bilanciamento e ritmo, quindi una condizione di ordine.

Il respiro

Portando l’attenzione sul respiro (inspiro – espiro), appoggiando la mente sul respiro, si cerca di regolarizzarlo, approfondirlo e la regolarità del respiro diventa un veicolo sicuro per la mente.

Inizialmente, il respiro ci da sicurezza, sostegno, in seguito diventa un limite.

Quando non abbiamo più bisogno di questo supporto fisico, la mente sa muoversi da sola, perciò avremo acquistato la potenza, la shakti mentale, saremo mente pura, senza più vincoli.

La mente nello Yoga

Nell’Hatha Yoga, la mente viene “attivata” e vengono utilizzate le sue facoltà di creazione e di osservazione.

Dobbiamo essere con la mente su ciò che facciamo, avere concentrazione, perché solo se la mente è partecipe, crea.

Nell’utilizzo della pratica yoga, dobbiamo mettere in connessione tre strutture: la mente, il movimento del corpo con il respiro e il Prana; questo cambia lo stato mentale portandolo in alpha.

Il Kriya yoga ci aiuta, tramite i circuiti mentali, a purificare la mente e questa purificata ci aiuterà ad avere meno somatizzazioni, migliorerà il corpo e ci aiuterà a ritrovare l’equilibrio.

Quando la mente ritrova la sua vera natura e la sua libertà “moksha”, “gioisce” ed è felice “ananda”.

 

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