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Kapalabhati

Giu 9, 2018 | Pranayama

di Monica Ostinelli

Kapalabhati

In questo periodo l’allergia mi distrugge oggi non riesco proprio a respirare, così ho colto l’occasione per provare a fare un po’ di Kapalabhati.

Pratichiamo

Mi siedo comoda e comincio a sentire il mio respiro, è un po’ affaticato o meglio difficoltoso visto che le vie aeree sono chiuse, cerco di rallentarlo e di dare un ritmo all’aria che entra ed esce.

Con l’asana Vayu Neti verifico che la schiena sia eretta e poi alzo la mano destra e con il dito medio e l’anulare chiudo la narice sinistra, ora come un mantice abbasso e sollevo il braccio, aprendo e chiudendo il lato destro del torace e soffiando con forza nella narice destra sino a quando non sento finalmente l’aria passare liberamente.

Poi inverto il braccio e occludo la narice destra e ripeto l’esercizio.

Ora portando attenzione al respiro mi accorgo che è migliorato lo sento calmo, profondo e grazie a questa iperventilazione anche i miei polmoni sembrano più leggeri.

Un’altra posizione da cui ho tratto giovamento

Un’altra posizione da cui ho tratto giovamento è:

  • seduta comoda, la colonna vertebrale è dritta, torace e spalle rimangono fermi,
  • prima porto attenzione la respiro, ne sento il profumo, la regolarità,
  • inizio l’esercizio facendo una respirazione profonda
  • poi lavorando attivamente solo sull’addome, nell’espiro lo contraggo rapidamente l’ombelico rientra contemporaneamente l’aria esce dal naso con un soffio deciso, di rimbalzo l’ispiro ritorna automatico.

Non è stato facile mantenere la concentrazione sulla potenza dell’espiro e dare il giusto ritmo, ma aiutandomi con le mani appoggiate sull’addome, ho raggiunto una maggior consapevolezza riuscendo così a farne due cicli di trenta.

Infine, come dopo una tempesta, tutto si calma, ora l’aria entra fresca dalle narici scende lungo la gola riempie i polmoni nell’espiro ripercorre il tragitto ora è calda, piacevole.

Anche la testa sembra trarne beneficio è come se queste ripetute contrazioni abbiano eliminato tutte le impurità e le tensioni, la mente ora è pulita.

Nei giorni seguenti ho cercato di praticare kapalabhati con una certa regolarità, mi sono accorta che dopo le espirazioni forzate il primo ispiro è sempre più profondo e automaticamente rimango con i polmoni pieni per qualche istante dandomi una piacevole sensazione, quando riprendo la normale respirazione noto che è lenta, profonda, calma.

Grazie per i vostri insegnamenti.

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