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Hatha Vidya: prana, mente attiva e asana

Mag 12, 2016 | Hatha Vidya

di Romani Alessandra

Elementi di Hatha Vidya

L’attivazione della mente con l’osservazione del prana, prana =vita,  il rapporto tra mente e prana, gli asana rispetto alla mente. Questi alcuni degli elementi che mettiamo in azione quando facciamo Hatha Vidya.

Nello studio di questa materia possiamo esporre i seguenti principi che la compongono:

L’attivazione della mente con l’osservazione del prana

Nella definizione di hatha vidya non vi è l’elemento corporeo; l’attenzione mentale è rivolta alla vita che si svolge nel suo proprio universo dove è possibile una visione diretta, a differenza di ciò che è all’esterno su cui non vi è tale opportunità o potere di azione.

L’attività del corpo è ciò che si manifesta alla mente che la osserva.

Hatha vidya è l’osservazione di come prana si manifesta nelle dinamiche corporee.

Il Prana = vita.

E’ ciò che promuove la vita, preanima la vitalità. Pra ( pre- anima ; pre- dispone) da una direzione ad ana (animare la vita).

E’ un elemento che non possiamo quantificare poiché non misurabile, non si può pesare quindi non si tratta di qualcosa inteso come muscoli, fibre o ad esempio anche del respiro stesso.

Prana rappresenta la nostra interiorità tramite la quale con l’esprimersi di varie emozioni si muove la vita.

Ci sono vari livelli emozionali; per esempio, quelli istintivi, come il senso di appetito che ci fa muovere verso il cibo ed appartengono a sfere fisiologiche del nostro essere oppure Il sonno o un bisogno di esprimere qualcosa di creativo .

Il rapporto tra la mente e il prana.

La mente “dovrebbe” comandare sul prana e sul corpo.

La natura della mente per essere felice è di qualità attiva, viceversa sarà ammalata nella sua passività.

In realtà, nell’ordinario, ciò non succede perché la mente è presa da mille pensieri che la rendono passiva a differenza di quanto lo yoga si occupa di fare, ripristinando la sua funzione attiva e di comando.

Tante volte, purtroppo, le nostre riflessioni sono dovute a fattori esterni per reazione e quindi stimolazioni emotive che non abbiamo scelto.

Lo Hatha yoga ci riconduce al miglioramento della nostra mente al fine di rendere la nostra vita più piena e libera di esprimersi nelle sue potenzialità.

Gli asana rispetto alla mente

In relazione a questa annualità si può dire che tutto quanto sopra espresso, si evidenzia anche negli asana poiché è necessario rendersi conto, se il tipo di attenzione che viene messo durante la pratica, sia di tipo attivo o passivo.

Gli asana devono servire al corpo, non il corpo deve servire agli asana e la mente vi comanda riprendendo il suo proprio potere.

Un asana è assumere a 360 gradi una posizione regale sia fisicamente che psichicamente.

Le caratteristiche di un asana sono svariate:

  • comodità
  • stabilità ed equilibrio
  • economicità
  • durata della posizione

Nell’asana il senso di competizione non ci deve assolutamente essere, in quanto non conta l’esteriore della forma, ma conta lo spazio interiore che creo al fine di rendere la mente più libera dai vincoli e dalla rigidità e per stare meglio con me stessa.

Perché la necessità di ripristinare una mente attiva ?

Quando la mente è schiava, tutto ciò si rispecchia immediatamente nel corpo.

Oramai sappiamo da tanti studi effettuati a tal fine, che una mente sana influisce positivamente sul corpo evitando che si ammali.

Si chiamano somatizzazioni questi eventi: nel linguaggio comune viene associato un aspetto di tipo negativo a questo termine perché nell’ordinario la mente ha perso il suo ruolo di comando e porta solitamente degenerazione nel corpo.

Le somatizzazioni sono anche di tipo positivo, se la mente è attiva dando una carica enorme al corpo nelle sue peculiari potenzialità.

La mente agisce sul corpo attraverso quali sistemi?

La mente utilizza degli “schemi” che impara attraverso varie esperienze, oppure sono connaturati al tipo di razza o condizionamento esterno.

Gli schemi si realizzano attraverso l’attenzione, per poi agire in noi in modo automatico.

Questi automatismi nella vita quotidiana occorrono per poter far funzionare noi stessi in modo più facile e veloce; permettere fisiologicamente al corpo di espletare le sue funzioni, mantenere anche nel sonno profondo i processi vitali (respiro, calore ecc..).

Quando faccio assumere al corpo una forma – asana vado a far mettere attenzione della mente per riattivare la sinergia fra mente e corpo.

L’asana assume quindi il ruolo di creare uno schema corretto per poter usare poi il nostro corpo –mente non solo durante la pratica sul tappetino, ma soprattutto durante la vita di tutti i giorni.

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