Categorie articoli:

Hatha Vidya

Giu 30, 2016 | Hatha Vidya

di Bellini Barbara

Percezione del nostro corpo

E’ importante sentire il nostro corpo perché altrimenti il corpo si può ammalare. In Hatha yoga si cerca di gestire e veicolare prana ed indirizzarlo nel corpo, per fare ciò dobbiamo imparare a sentire il nostro corpo.

Come e perché è importante percepire il nostro corpo

Il nostro corpo lo usiamo per avere la percezione del mondo esterno, usiamo quindi i nostri 5 sensi (udito, gusto, vista, tatto e olfatto) per esplorare e percepire il mondo esterno, spesso e volentieri però non abbiamo la percezione del nostro corpo e meno ancora dell’interno del nostro corpo, per esempio non siamo consapevoli della nostra respirazione o della sensazione degli organi interni o non sentiamo il battito del nostro cuore.

Spesso ci “accorgiamo” del nostro corpo nel momento in cui abbiamo dolore, quando c’è qualcosa che non va.

Eppure è importante sentire il proprio corpo perché altrimenti, il corpo si può ammalare.

In Hatha yoga si cerca di gestire e veicolare prana ed indirizzarlo nel corpo, per fare ciò dobbiamo imparare a sentire il nostro corpo.

Prana (vita) lo si può identificare con calore, che non vuol dire solo temperatura, ma come calore della vita; es. una persona passionale è calorosa, scaldante e può effettivamente tradursi in un innalzamento della temperatura.

Prana è chiamato in India MAN MATA dove MAN = Mente e MATA = che fa impazzire. Quindi se prana ha il sopravvento sulla mente, la fa impazzire.

Uno degli elementi di prana sono le emozioni e come sappiamo le emozioni possono prendere il sopravvento sulla mente.

Mente e asana

Ora in Hatha yoga, utilizziamo la mente per gestire il prana e utilizziamo il prana per portarlo nel corpo; per fare ciò, utilizziamo gli asana.

Come primo passo bisogna purificare la mente perché spesso essa è distratta da molti stimoli esterni, non è più padrona.

Quindi per prima cosa bisogna purificare e calmare la mente in questo essa diventerà padrona e comandante, funzioni importantissime della mente sono la memoria, la volontà e le intenzioni.

In un asana si mette il corpo in una determinata forma, il nostro corpo è comunque sempre in una determinata forma ma spesso questa forma è determinata dalla comodità della posizione e soprattutto da schemi che il nostro corpo ha assunto nel tempo, schemi assunti nel corso del tempo dal nostro carattere: es. posizioni di chiusura con spalle curve per persone timide o di rigidità dovute ad imposizioni impartite dai genitori in tenera età.

A volte anche ceti sociali o etnie diverse, hanno posture diverse.

Negli asana si cerca di mettere il corpo in posizione comoda, ma posizione che noi, che la nostra mente decidiamo di fargli fare.

La comodità è prerogativa di questo tipo di hatha yoga, perché esistono yoga in cui si deve mantenere il corpo in una certa posizione e mantenuta per tanto tempo, tanto da far calcificare le ossa in quella posizione, questo è perché in queste filosofie di yoga si dà spazio soprattutto alla volontà piuttosto che al corpo.

Nell’hatha yoga che noi pratichiamo, invece si dà valore alla vita ed a far stare bene il corpo. Quindi alla fine di una lezione di yoga, ci dobbiamo sentire bene energizzati ed il corpo si deve sentire bene.

Non è vero che il corpo fatto mettere in un’asana, più fa male meglio è !

Assolutamente no, il nostro corpo se ci dice che fa male, vuol dire che lo abbiamo forzato, lo abbiamo messo in una posizione che non lo fa stare bene.

Dopo una lezione di hatha yoga dovremmo arrivare a stare bene, in pace con noi stessi, soddisfatti, tranquillizzati e pieni di vitalità, un po’ come quando ci si sveglia al mattino che ci si sente rigenerati, centrati in sé stessi senza pensieri parassiti.
Proprio prendendo ad esempio la mattina appena svegliati, la prima cosa di cui ha bisogno il nostro corpo e la nostra mente è lo stiramento.

Stiramento

Alla mattina appena svegli la prima cosa che fanno animali (cani e gatti) ed anche i bimbi piccoli è stirarsi.

Durante la notte nel sonno, infatti, vengono tagliate le connessione che collegano corpo e mente, mentre dormiamo infatti non abbiamo più la percezione del nostro corpo, questo per evitare che il corpo si muova troppo, nei casi di sonnanbulismo non c’è questa disconnessione.

Al mattino appena svegli, la mente ha bisogno di ripristinare questi collegamenti e lo stirarsi è lo strumento che ci permette d’avere la percezione del nostro corpo.
I nostri muscoli hanno bisogno di un monitoraggio costante della nostra mente, quindi ecco perché ci stiriamo.

Per stimolare quindi la percezione del nostro corpo uno dei modi principali è quindi lo stiramento.

TALA KRIYA anteriore e posteriore

Per prima cosa in posizione seduta ci interiorizziamo, non facciamo nulla, tranne che cercare di sentire il nostro corpo, dove va a focalizzarsi la mente?

Magari andrà nelle parti che possono essere in tensione o in affaticamento nel mantenere la posizione, oppure nelle basi di appoggio sul pavimento, poi ci sono forse parti che non sentiamo ?

In piedi per prima cosa cerchiamo di sentire e omogeneizzare la nostra base di appoggio, in questo caso i piedi.

_MG_3439

Stare in piedi è una posizione ordinaria, ci stiamo d’abitudine.

  • Quindi portiamo la nostra consapevolezza ai piedi; per fare ciò e per rompere i nostri schemi mentali, possiamo fare qualche movimento per sensibilizzarli: es punte-talloni, spostamento peso da dx a sx, stiramento delle punte ecc.
  • Poi cerchiamo di sentire la base dei piedi, se abbiamo il peso distribuito su entrambi piedi, se sono esattamente paralleli o ce n’è uno con le punte girate o uno più avanti dell’altro. Cerchiamo quindi di aggiustarli e di sentire effettivamente i nostri piedi e le nostre anche, se sono posizionati giusti.

Iniziamo con uno stiramento posteriore del corpo

  • Alziamo le braccia in alto nella verticale, – attenzione a tenere le braccia sempre ben dritte in alto -, cerchiamo di unire le palme delle mani a contatto, se le nostre spalle sono bloccate teniamo semplicemente le braccia alzate anche se distanziate tra loro.
  • Ci dobbiamo stendere il più possibile per fare questo, le spalle devono essere morbide e devono avere mobilità; è normale che le braccia siano un po’ posizionate in avanti.
  • Inspirando pianto i talloni nel pavimento e stiro le braccia in alto; le scapole e le spalle si alzano il più possibile, espirando le scapole si riabbassano tenendo sempre i gomiti dritti. facciamolo almeno 5 volte. Dovremmo sentire stirare la parte posteriore del corpo.

Dopo aver smesso l’esercizio, sento il mio corpo posteriore.

Questa fase è importante perché è in questo momento che vado a sentire gli effetti del mio esercizio ed è in questo momento che si creano i nuovi schemi del mio corpo nella mente.

Stiramento anteriore con le mani incrociate sopra la testa ed i palmi rivolti in alto

_MG_3440

Anche in questo caso se c’è troppa tensione possiamo aprire le mani ma teniamo sempre i palmi rivolti in alto.

  • Inspirando mi sollevo sulle punte e stiro sempre le mie spalle.

Attenzione alla base di appoggio (punte dei piedi): non devo spingere nella schiena, ma sentire l’alleggerimento dei talloni; ed attenzione: il baricentro che in questo caso è il mio pube, che va in avanti.

  • Trattengo qualche istante a polmoni pieni, quindi espirando, ridiscendo; ma attenzione a non sprofondare, invece la discesa deve essere dolce e controllata, il rilasciamento e la discesa è tanto importante quanto e forse di più che il prendere la posizione.

Importante sentire lo stiramento della parte anteriore del corpo ed il successivo rilasciamento, lo pratichiamo 5 volte e poi sentiamo gli effetti che l’esercizio ha fatto nella nostra parte anteriore.

Ti potrebbe interessare: